|
Le
risorse ambientali e il complesso
di aspetti storici, architettonici
e urbanistici che costituiscono
Volterra, trovano nelle strutture ricettive
alberghiere un valore specifico in quanto
sono legate direttamente alla città sia per
formazione che per utilizzazione. Attraverso
l’Albergo si rende possibile una
comoda e facile conoscenza diretta del
grande patrimonio culturale e storico di
Volterra e del suo territorio.
Volterra emerge in un ambiente naturale
fatto di dolci pendii collinari che
contrastano rudi e impervi calanchi e balze
dai colori mutevoli che danno sfondo
allo splendido centro storico e ai numerosi
borghi medioevali che lo circondano.
Ognuno di questi centri ha la sua storia
che tende a risvegliare il ricordo delle
vicende che li ha visti protagonisti nei secoli.
L’aumento crescente della domanda
turistica è un riconoscimento all’impegno
dedicato alla salvaguardia della città, del
paesaggio, delle tradizioni culturali e dei
prodotti tipici.
Fare l’albergatore a Volterra significa
avere, oltre che all’interesse e alla passione
nel proprio lavoro, una funzione di primo
piano nello sviluppo turistico cittadino.
Certo con la volontà di migliorare le proprie
capacità con sempre maggiore professionalità.
È questo il nostro obiettivo primario:
essere all’altezza della nuova domanda
turistica, che è sempre più rivolta alla qualità.
Con itinerari facilmente percorribili
a piedi, in bicicletta, in macchina o con
i mezzi pubblici, seguendo le strade urbane
e una rete minore di strade asfaltate
e bianche, e viottoli nei boschi, ci si può
spostare in ambienti incontaminati per
apprezzare panorami e fare incontri inusuali
e per gustare prodotti tipici, che hanno
il forte sapore della terra di Toscana:
tartufi, selvaggina, funghi e formaggi,
accompagnati da ottimi vini prodotti nel territorio.
Questa guida vuole essere un invito a
vivere la nostra città, il nostro territorio
ricco di tradizioni e sapori antichi senza
rinunciare alle comodità del nostro tempo
che si possono trovare negli alberghi di
Volterra e dei dintorni.
Sperando di avere dato delle basi utili a
quanti avranno l’occasione di soggiornare
nel volterrano, invitiamo tutti ad arricchire
con le proprie impressioni la nostra
attività in modo da migliorare sempre
la nostra ospitalità. Questa guida è stata
realizzata dall’Associazione Albergatori
Volterra con la collaborazione della Cassa
di Risparmio di Firenze.
Le origini di
Volterra risalgono al periodo neolitico:
la città conosce il periodo della cultura
villanoviana
sulla quale fiorisce nel sec. VIII a.C. la
civiltà degli Etruschi.
Gli imponenti tratti della cinta muraria, la Porta
all’Arco ed i resti dell’Acropoli sono
segni ancora
tangibili della presenza etrusca, attestata anche
dalle
ricchissime collezioni del Museo Guarnacci.
Alla metà del sec. III a. C. Volterra si sottomette
alla dominazione di Roma, divenendo ne
l periodo imperiale municipio, la cui importanza
è dimostrata dal grandioso Teatro Romano e dal
complesso termale ad esso prospiciente.
Sorto il Cristianesimo, Volterra segue ben presto
la nuova fede e alla caduta dell’Impero Romano
(476 d. C.) si trova già sede di un Vescovado a
capo di una vastissima Diocesi i cui confini
ricalcano
quelli del municipio romano e della locumonia
etrusca. Dopo la dominazione barbarica e la signoria
vescovile si afferma il libero comune, il quale
formula i propri statuti fin dalla metà del sec.
XII, ma la cui autonomia non fu di lunga durata:
libera dalla potenza del vescovo-conte e
dalla signoria dei Belforti (1361) essa dovette
lottare contro la politica egemonica di Firenze,
fino alla definitiva soggezione nel 1472 quando
fu presa e saccheggiata, per conto dei fiorentini,
da Federico di Montefeltro.
Al periodo medievale risale gran parte
dell’impianto
urbanistico della città nel quale spiccano
la Piazza dei Priori, con l’imponente Palazzo
Comunale,
La Piazza San Giovanni, con il Duomo
e il Battistero, le case Torri Buonparenti, Guidi e
Toscano, la cinta muraria.
La testimonianza storica della vita della città
attraverso
i secoli è poi riscontrabile nelle istituzioni
museali cittadine tra le quali fanno spicco il Museo
Guarnacci e la Pinacoteca Civica.
|
|
Volterra is set in a landscape of
soft-textured hills alternating
with stark and forbidding crags
and ravines. Against a back-cloth of seasonally
changing colours, the city with its
ancient buildings rises above the surrounding
countryside dotted with medieval
villages.
Each of these places has its own story
to tell, evoking memories of events that
have shaped our ancient past.
Whether on foot or travelling by car,
bicycle or public transport, following the
city’s streets or the network of roads and
pathways that criss-cross the fields and
woodland, the visitor is surrounded by
unspoilt nature. This is an area of beautiful
and unusual sights. Here too you
can savour the strong, earthy flavours of
Tuscany with its truffles, its game, its mushrooms
and its cheeses.
The constant flow of visitors is ample
evidence of the way in which we have managed
to preserve the fabric of our city, its
surroundings, its cultural traditions and
its local crafts.
And, as hoteliers here, we are conscious
of the area’s rich patrimony of art
and natural beauty and of our role in
making this available to visitors. So for us,
apart from the pleasure and pride we take
in our work, there is the extra dimension
of playing our part in the city’s cultural
development. With this in the mind, we
are constantly trying to add to the services
we offer tourists.
This little guide has been written as a
way of inviting the reader to come and see
Volterra and its surroundings area at first
hand, as a brief introduction to a region
steeped in ancient tradition, yet one where
the sights and flavours of yesterday can be
enjoyed alongside the very latest comforts
offered by the local hotels.
We hope this brief pamphlet proves
useful to those planning to visit the area.
We hope, in particular, that you will give
us the pleasure of your company here.
This pamphlet has been produced
by the Hotelier’s Association of Volterra
(AAV) with the indispensable assistance of
the Cassa di Risparmio di Firenze.
Volterra’s
origins date back to the neolithic period:
the city was a centre of Villanovan culture out of
which the Etruscan civilisation developed in the
eighth century BC.
Impressive sections of the city walls as well
as the Porta all’ Arco and the remains of the
acropolis are all a striking testimony to the
Etruscan presence, also reflected by the dazzling
collections of the Guarnacci Museum.
In the middle of the third century BC Volterra
came under Roman domination, becoming an
important municipality in the imperial period, as is
evident from the magnificent Roman Theatre and
the baths that stand opposit it
With the coming of Christianity, Volterra soon
followed the new faith and by the time of the fall
of the Roman Empire (AD 476) it already had its
own bishop ruling over a vast see whose borders
co-incided with those of the Roman
“municipio”
as well as the Etruscan “lucumon”.
After the barbarian occupation and the rule
of the bishops, Volterra became a free commune
making its own laws until the middle of the twelfth
century, but this independence did not last long:
free of the power of the bishop- barons and the
Lords of Belforti (1361), the city now had to fight
political hegemony of Florence until finally, in
1470, it succumed and was sacked by the Florentines
under Federico da Montefeltro.
The medieval period saw the constuction of
most of the urban fabric of the city, in particular
the Piazza deiPriori with the majestic Town Hall,
the Piazza San Giovanni with the Cathedral and
its Baptistery, the tower-house of the Buonparenti,
Guidi and Toscano families and the city walls.
The course of the city’s history through the
centuries is well documented by the exhibits in the
city’s museum, among which the Guarnacci
Museum
and the city art gallery stand out.
|